È paradossale e al contempo preoccupante che nel paese detentore per eccellenza della dieta mediterranea, dilaghi la piaga dell’obesità infantile. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità i bambini italiani, rispetto ai coetanei europei, sono tra i più grassi: fra i 6 e 17 anni il 26,9% è in eccesso di peso e fra gli 8-9 anni il 10,2% è in condizioni di obesità. La nota dolente è anche l’attività fisica. I bimbi italiani sono i più sedentari in tutte le fasce d’età: il 18% pratica sport solo per un’ora a settimana o meno, il 36% guarda la tv e gioca con i videogiochi per più di due ore al giorno, il 44% ha la tv in camera e solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta.
Le percentuali maggiori riguardano le regioni del Centro Sud: in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata i chili di troppo colpiscono più del 40% dei bambini, mentre Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige sono sotto il 25%. Condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, problemi ortopedici, disordini psicologici, basso apprendimento a scuola e bassa autostima.
Dr.Paolo Paganelli