Uno studio osservazionale effettuato dal Policlinico San Matteo di Pavia ha evidenziato che lo stato nutrizionale dei pazienti ricoverari per Covid 19 puo’ rivelarsi un fattore prognostico per il peggioramento del quadro clinico generale.
Secondo le osservazioni effettuate al dipartimento di Dietetica e Nutrizione dello stesso Istituto, tendenzialmente, i pazienti Covid 19, nel periodo di picco, presentavano mediamente un BMI ( body max index) molto elevato da 26 kg/mq in su, quindi decisamente in sovrappeso.
Immediatamente dopo il ricovero, i pazienti presentavano anche una reazione infiammatoria molto severa (valori di IL 6 molto alti), staro che poi influisce sulle complicanze e la prognosi.
Questi pazienti, come conseguenza di questa spiccata reazione infiammatoria, sviluppavano successivamente uno spiccato quadro di ipofagia e lo sviluppo rapido di insufficienza respiratoria comprometteva completamente l’alimentazione.
Concludendo: lo stato nutrizionale di partenza del soggetto e’ quindi molto importante perche’ emergono degli elementi di riflessione che fanno rientrare questi soggetti nella sfera di persone con caratteristiche tipiche della sindrome metabolica quali diabete, dislipidemia, resistenza insulinica che diventano fattore predittivo dello sviluppo di complicanze piu’ severe.